Progetto Nuova Vita: un inizio di 2024 ricco di iniziative!

Nei primi 6 mesi del 2024, l’associazione Progetto Nuova Vita è stata impegnata in un fitto programma di iniziative, all’insegna del riciclo informatico, della diffusione del software libero e dell’inclusione nel mondo digitali di chi fino ad ora ne era estraneo.

Ecco un riassunto di quanto realizzato finora:

  • Febbraio: ci siamo ritrovati per discutere e definire di quali progetti e idee sviluppare nel 2024, mentre nel frattempo stavamo preparando la nostra partecipazione alla Fiera dell’Elettronica a Malpensa Fiere, un’occasione per far conoscere la nostra attività e sensibilizzare il pubblico sull’importanza del riuso informatico.
  • Marzo: in occasione del Safer Internet Day abbiamo incontrato gli studenti della Scuola Media Dante Alighieri per parlare con loro di sicurezza online, presentando le infinite opportunità di internet ma anche i suoi rischi reali.
  • Aprile: abbiamo anzitutto espanso i nostri confini territoriali partecipando al Como Fun, quindi abbiamo ricordato l’importanza del riciclo e dell’evitare lo spreco di risorse in concomitanza della Giornata della Terra e infine abbiamo donato e installato una lavagna interattiva alla scuola di Peveranza, per favorire l’apprendimento digitale degli alunni in età prescolare.
  • Giugno: anche se il meteo non è stato dei più gentili, noi c’eravamo al Girinvalle 2024, promuovendo i nostri corsi e le nostre iniziative a tutti coloro che hanno deciso di fare una passeggiata lungo il fiume Olona. Sempre a Giugno abbiamo preparato un nutrito lotto di computer da destinare alla popolazione ucraina di Korosten, duramente colpita dalla guerra e impossibilitata ad accedere anche alle risorse informatiche basilari, che per loro significa connettersi con il resto del mondo che sostiene compatto la cause ucraina.
  • Luglio: nonostante l’aria di vacanze abbiamo anche a Luglio dato il nostro contributo a una spedizione medica in Kenya a sostegno del popolo Masai, donando un computer che sarà installato presso un dispensario medico.

E non è finita qui! Nei prossimi mesi autunnali, abbiamo in programma diverse nuove iniziative, tra cui:

  • Ripresa dei corsi di informatica di base per imparare ad usare il computer, gli smartphone e internet.
  • Attivazione di corsi dedicati a chi vuole conoscere Arduino e sperimentare con la celebre scheda elettronica.
  • Organizzazione di una conferenza a tema videogiochi, per conoscerli meglio e divertirsi in maniera consapevole insieme ai propri figli e nipoti.

Vuoi unirti a noi? Progetto Nuova Vita è sempre alla ricerca di nuovi volontari che vogliano contribuire alle nostre attività. Se hai voglia di fare la differenza, vieni a trovarci nelle sedi di Olgiate Olona e Cairate!

Per saperne di più visita il nostro sito web e seguici su Facebook e Instagram.

Grazie per il tuo sostegno!

Progetto Nuova Vita in Ucraina! Donate 6 postazioni informatiche agli abitanti di Korosten

Korosten è una città ucraina a 2 ore di macchina dalla capitale Kiev, ma anche a meno di un’ora di strada dal confine bielorusso1. Nel Febbraio 2022 quando le divisioni corazzate russe hanno invaso l’Ucraina passando proprio per la Bielorussia, non ci hanno messo molto per dirigere il proprio fuoco contro gli abitanti di Korosten.

2 anni e passa più tardi, Korosten si trova ancora sulla linea del fronte e la situazione è ancora drammatica, “precaria” per usare le parole di Paola dell’associazione Progetto Korosten2. “Non possiamo programmare niente ” ci scrive via Whatsapp “non sappiamo cosa accadrà il giorno dopo… È una dimensione di precarietà assoluta che segna soprattutto i bambini. Rivediamo i nostri amici dopo un anno quasi tutti hanno avuto una perdita a causa della guerra…

Quando ci hanno contattati, chiedendo di preparare alcuni PC da poter inviare agli abitanti di Korosten, noi di Progetto Nuova Vita ci siamo subito dati da fare. Un dispositivo informatico non può certo sostituire un tozzo di pane, un affetto che non c’è più, gli amici di un tempo partiti per il fronte, ma rappresenta una finestra sul mondo, un portale con cui rimanere in contatto con i parenti che sparsi per l’Europa, la possibilità per un ragazzo di mantenersi in pari con i programmi scolastici. Non vogliamo minimizzare, ma è un dono veramente prezioso…

E ora a Korosten ci sono 6 postazioni assemblate, configurate e spedite da Progetto Nuova Vita. 6 PC, completi di monitor, mouse e tastiera, che a Luglio hanno attraversato l’Europa per giungere a Korosten, affrontando un viaggio lungo e pericoloso, reso ovviamente più difficile da controlli e posti di blocco.

Abbiamo configurato la lingua inglese, lasciando poi le istruzioni necessarie per modificare la lingua in Ucraino per poter essere utilizzato veramente da chiunque avesse necessità.

Ci piace raccontare e condividere queste storie di vita associativa, perché dietro il banale e apparentemente inutile gesto della donazione di un PC non più in perfetta forma o semplicemente in disuso, si nascondono talvolta grandi gesti di generosità, coordinati dalle molte associazioni di volontariato sparse per i nostri comuni, che insieme possono fare tanto e portare aiuto praticamente ovunque. Incluso nei teatri di guerra…


  1. https://maps.app.goo.gl/AaS2kdwEo3yVQYSo9
  2. https://www.settimanalediocesidicomo.it/2024/04/05/progetto-korosten-paola-e-pinuccia-in-partenza-il-6-aprile-per-un-nuovo-viaggio-umanitario-verso-lucraina/

Va in pensione il processore più longevo della storia, lo Zilog Z80…

Il processore Zilog Z80 terminerà a Giugno di essere prodotto. Un processore la cui produzione viene interrotta di solito non desta notizia, interessa giusto gli addetti ai lavori, che si troveranno al massimo una dicitura diversa nel momento in cui inseriscono un ordine.

Alla fine, aprendo un qualsiasi computer ci si trova di fronte ad una miriade di chip, circuiti, bus, eccetera e sono in pochi coloro che riescono a decifrare ogni singola sigla riportata su ciascuno di essi.

Ma ehi, il decommissionamento dello Zilog Z80 è qualcosa che non capita tutti i giorni. Parliamo, infatti, di un processore progettato nel 1975 e entrato in commercio l’anno successivo, 48 anni fa! La sua pensione è oltre che strameritata, ora anche vicinissima, dato che l’omonima azienda Zilog, produrrà l’ultimo lotto a Giugno1.

Una pubblicità del 1976 compara lo Z80 e il processore rivale, Intel 8080

Oltre ad essere estremamente longevo (probabilmente un record assoluto!), la sua elevata qualità ha fatto sì che si trovasse nel cuore pulsante di una lunghissima lista di computer, console, cabinati arcade e in anni più recenti su microcontroller per sistemi embedded.

Lo troviamo a inizio del suo ciclo vitale al comando della versione da sala giochi di Pacman, e poi anche su gran parte dei pionieri nel mondo dei videogame come  il ColecoVision, lo ZX Spectrum, l’MSX, l’Amstrad CPC, il Game Boy e il Sega Megadrive.

A firmare il progetto (in tandem con il nipponico Masatoshi Shima) è un italiano, Federico Faggin, assoluta star dell’informatica che dopo gli inizi nell’Olivetti degli anni ’70 ha poi avuto fortuna in Intel, finendo per fondare la Zilog e altre compagnie informatiche successivamente2.

Il microprocessore originale. La foto è un ingrandimento perchè la superficie era di 3 millimetri quadrati!

E ora che succederà allo Zilog Z80, pronto per essere consegnato alla storia della tecnologia? Sicuramente molti esemplari finiranno nei musei, testimonianza di un’epoca lontana e pioneristica, ma assolutamente fondamentale per poter assicurare a tutti noi la potenza di calcolo che oggigiorno abbiamo in tasca e sulle scrivanie a prezzi tutto sommato popolari.

Ma se amate le idee originali e anche un po’ folli, beh sappiate che in Giappone (e dove altrimenti?), ci sono macchinette Gachapon che in cambio di 500 yen (circa 3 euro) eroga una capsula al cui interno si trova random un Processore3. Il suo utilizzo concreto? Probabilmente nullo, ma volete mettere nell’esporre la collezione completa di Processori che hanno fatto la storia?

In Giappone si trovano distributori automatici di CPU

  1. https://multiplayer.it/notizie/pac-man-arrivata-fine-processore-muoveva-storico-gioco-arcade.html
  2. https://en.wikipedia.org/wiki/Federico_Faggin
  3. https://www.instagram.com/reel/C6QwYR9MYmI/

Progetto Nuova Vita dona un computer portatile all’ambulatorio dei Masai di Lempapuli

Un gesto di solidarietà ha appena varcato i confini italiani per raggiungere un villaggio Masai in Africa. Un computer portatile, preparato nei giorni scorsi, è partito alla volta di Lempapuli, dove sarà messo a disposizione di un ambulatorio medico locale.

L’iniziativa, frutto di un passaparola tra associazioni, rappresenta un contributo prezioso per migliorare le condizioni di vita di questa comunità e per facilitare il lavoro del personale sanitario. E noi di Progetto Nuova Vita siamo orgogliosi di aver contribuito a metterlo in atto!

Grazie alla tecnologia, anche i villaggi più remoti dell’Africa sub-sahariana possono ora accedere a un mondo di informazioni. Il computer donato permetterà all’ambulatorio di:

  • Registrare dati e informazioni: la possibilità di salvare in memoria dati sanitari della popolazione locale permette di mantenere uno storico e facilitare le diagnosi attraverso un numero di dati a disposizione superiore al passato.
  • Accedere a banche dati mediche: Consultando studi scientifici e linee guida internazionali, il personale sanitario potrà migliorare la diagnosi e la cura dei pazienti.
  • Comunicare con altre strutture: La possibilità di scambiare informazioni con altri ospedali e centri di ricerca faciliterà la gestione di casi complessi e l’accesso a specialisti.
  • Fornire servizi aggiuntivi: Il computer potrà essere utilizzato per tenere registri sanitari elettronici, gestire appuntamenti e informare la popolazione sui temi della salute.

Questa donazione si inserisce in un contesto di collaborazione più ampio tra i Masai di Lempapuli e Progetto Nuova Vita. Questa non è la prima volta che Progetto Nuova Vita offre un sostegno concreto a questa popolazioni africane.

L’esempio di questa donazione è un invito per tutti a contribuire, ciascuno secondo le proprie possibilità, a migliorare le condizioni di vita delle comunità più svantaggiate del pianeta: basta un computer rigenerato, sul quale è installato del software open source, per migliorare le condizioni di vita di un villaggio Masai contribuendo ad innalzare gli standard sanitari a cui la popolazione può accedere. E in fin dei conti soltanto i duri di cuore non riescono ad emozionarsi guardando il video di ringraziamento che ci è stato inviato!

Per saperne di più:

Quando la connessione 5G entra dalla finestra…

A che punto siamo con il 5G? Quella tecnologia tanto osteggiata dai complottisti pronta ad attivare micro-chip diluiti nel vaccino anti-Covid (!?!), oggetto di scontri geopolitici tra Cina e Stati Uniti su chi per primo avrebbe coperto il globo terracqueo.

Dati alla mano pare a buon punto, anzi sembra proprio che in alcuni Stati (Italia inclusa) resti veramente poco da fare. In Europa l’Italia è quarta per copertura (99,7%), fanno meglio Cipro, Malta e Olanda che però hanno una superficie minore della nostra. Nemmeno i Paesi nordici, l’industriale Germania o la vicina Francia riescono a raggiungerci.1

Piccola lezione di storia: era il 2018 quando le principali aziende di telecomunicazioni italiane gareggiarono all’asta di assegnazione delle frequenze che avrebbero poi costituito l’infrastruttura 5G e cumulativamente pagarono allo Stato italiano 6,5 miliardi di Euro2. E’ naturale che ora vogliano rientrare dell’investimento, eppure qualcosa fino ad oggi è andato storto.

Pare che i consumatori non si siano precipitati in massa a richiedere un upgrade del proprio piano tariffario passando dal consueto 4G alle più veloci, affidabili e sicure reti 5G. Il problema sembra puramente di comunicazione: i casi d’uso presentati non sono stati sufficientemente persuasivi e anche quei pochi che hanno ricevuto una certa spinta commerciale (vedi alla voce streaming e gaming) non sono stati abbastanza. Il dubbio è legittimo: il 4G è una tecnologia assolutamente ancora affidabile per l’utilizzo quotidiano, allora perché pagare di più per avere un’esperienza d’uso forse appena appena migliore?3

Ecco allora che all’orizzonte si profila un nuovo terreno di caccia “commerciale”: network privati in tecnologia 5G ad uso esclusivo delle aziende medio-grandi. Coloro che hanno a disposizione spazi immensi di magazzini o impianti produttivi, magari dislocati in più regioni italiane o nazioni o addirittura continenti. Serve un’infrastruttura potente ed affidabile, precisa nel controllare ogni singolo ingranaggio e al tempo stesso capace di pescare informazioni salvate su server diversi.

Dati del 2022 dicono che l’Italia è il sesto paese al mondo per numero di robot nelle industrie2, dove gran parte della complessità non risiede tanto nell’assicurarsi che ciascun automa svolga il compito per il quale è stato programmato, ma che tutti gli automi lavorino all’unisono, in sincronia perfetta sia per evitare incidenti (ad esempio un incidente tra due robot che stanno trasportando pacchi o componenti in giro per l’impianto) sia per efficientare la macchina produttiva e massimizzare la resa degli impianti. La rete 5G ad esempio nel ridurre fino quasi ad azzerare la latenza è di molto più performante delle attuali 4G.

La possibilità di essere più veloci nell’effettuare calcoli, movimentare dati, recuperare informazioni rende le reti 5G anche nettamente più sicure, proprio perché possono individuare falle nel sistema di cybersecurity in una frazione di secondo e in un’altra frazione di secondo agire di conseguenza, ad esempio interrompendo la connessione o modificando l’algoritmo di criptazione dei dati per fregare l’hacker proprio quando si sentiva prossimo alla breccia informatica.

Ci sono altri benefici da considerare, ma sembra oramai sicuro che il 5G entrerà da qui a pochi anni prepotentemente nelle nostre vite non dalla porta principale (quella consumer) come ci saremmo aspettati, ma dalla proverbiale finestra (il segmento business) che con l’avvento del 4G era andato un po’ a traino, mentre ora a chiamato a fare la parte del leone e spingere il paese verso una nuova fase della connettività Internet senza fili.


  1. Commissione Europea, Marzo 2023, % sulla popolazione. Link al report
  2. Sole 24 Ore, 20 Novembre 2023, “Imprese e atenei ‘scoprono’ le reti private del 5G
  3. I grossi problemi che l’Italia ha nella connessione via cavo/fibra ottica, dove molte area del paese non sono coperte, è invece compensata da reti dati di gran lunga migliori tanto che alcuni utenti si affidano a queste reti anche all’interno delle mura domestiche e dei luoghi di lavoro

Progetto Nuova Vita al Girinvalle 2024

Quest’anno nemmeno nuvole e pioggia hanno fermato il Girinvalle, la consueta passeggiata lungo il fiume Olona di inizio Estate, che tocca tutti i comuni che vi si affacciano. Da diversi anni a questa parte Progetto Nuova Vita pianta il proprio gazebo a inizio del lungofiume in quel di Olgiate Olona e qui accoglie passanti, famiglie e aspiranti runner con una selezione dei progetti che Progetto Nuova Vita sta portando avanti in questi mesi.

I volontari che si sono avvicendati nel corso della giornata hanno allestito diverse aree dedicate alla stampa 3D, ad Arduino, al retrogaming. Il filo conduttore è il software libero e l’hardware riciclato, una combinazione che sblocca innumerevoli possibilità di accesso agli strumenti informatici, all’alfabetizzazione digitale e opportunità di studio e lavoro.

Se siete interessati a conoscere più da vicino le nostre iniziative non dovete aspettare la prossima fiera o evento, ma potete venirci a trovare in laboratorio a Cairate, nella sede di piazza Libertà, 7, tutti i Sabati mattina.

Bilancio Consuntivo 2023

A seguito del deposito presso il RUNTS si pubblica il bilancio consuntivo per l’anno 2023

Arriva il SuperDVD, una sfida ecologica e portatile alle server farm

Era il 1959 e IBM si mostrava alquanto fiera nel promettere a chiunque di immagazzinare dati e file digitali all’interno di uno “schedario” apparentemente simile a qualsiasi altro mobile da ufficio. Dentro questo schedario “informatico” ci stavano stretti stretti 5 Megabyte di dati e per averlo bisognava staccare ai signori di IBM 50 mila Dollari. Ovviamente occorreva a fianco un mainframe per leggere, analizzare e gestire questa “immane” quantità di dati.

L’hard disk IBM del 1959. 5MB di storage e 50mila dollari richiesti.

Salto in avanti di circa 50 anni e troviamo Bill Gates, sospeso a svariati metri dal suolo, esattamente in mezzo tra una pila formata da centinaia di fogli di carta sovrapposti e un lucente Compact Disc2. Il messaggio? All’interno di un piccolo e sottile disco dalle dimensioni di 700 Megabyte trovavano comodamente spazio una miriade di informazioni superiore a qualsiasi enciclopedia cartacea fosse stata mai stampata fino a quel momento.

Bill Gates ci mette la faccia e sposa il supporto ai Compact Disc

Nel giro di qualche decennio i supporti informatici sono diventati alla portata di tutti, si sono ristretti nell’ingombro, sono diventati più economici e hanno pure aumentato la capacità di immagazzinamento dei dati. Una vera goduria. Mark Kryder, il CTO di Seagate Corporation, uno dei principali attori in questo mercato, ha coniato la legge che porta il suo nome, la quale mette in evidenza come, al pari della legge di Moore per i transistor e la capacità di calcolo, il costo per memorizzare grandi quantità di dati sui supporti decresce con il passare del tempo, ad un tasso anche superiore alla legge di Moore3.

Infatti, appena 10 anni dopo la storica foto con protagonista Bill Gates e un Compact Disc, il DVD fa capolino sul mercato e rende di pubblico accesso i suoi 4,7 Gigabyte nel giro di un lustro appena. Passano ancora degli anni, arriva la meraviglia visiva dell’Alta Definizione ed ecco a voi i Blu Ray che garantiscono tra i 23 ed i 27 GB di dati. E questo si direbbe il punto di arrivo, dal momento che la parallela diffusione di internet e connessioni veloci come la luce (tramite fibra ottica) ha reso popolare lo streaming di dati in tempo reale, nonché l’accesso istantaneo a informazioni situate non sotto le nostre scrivanie, bensì in server-farm a volte situate anche in un altro continente.

Il SuperDVD è stato annunciato dall’Università di Shangai. Fonte: HD Blog

Quindi più nessuno ha a cuore la legge di Kryder e la ricerca verso fonti di immagazzinamento dati più performanti? Non è proprio così, visto che è notizia recente di come l’Università di Shangai abbia messo a punto un disco della capacità di 1 petabit, pari a 125mila Gigabyte4. Uno spazio enorme che va a fare concorrenza direttamente a server e cloud storage, avendo dalla sua anche alcune implicazioni pratiche e di risparmio energetico.

I server farm, infatti, necessitano di ingenti quantità di energia sia per mantenere accessi i dispositivi 24 ore su 24, sia per raffreddare gli ambienti evitando il surriscaldamento dei dispositivi. Inoltre un disco è trasportabile, può essere scambiato, non ha accesso a Internet quindi è al sicuro da frodi informatiche (ma ovviamente può essere smarrito come un qualsiasi mazzo di chiavi). Inoltre è stato provato come i dischi abbiano una vita utile ben superiore ai server che inevitabilmente si consumano e si deteriorano, rendendo quindi necessario il trasferimento delle informazioni in tempo utile su di un altro server o supporto.


  1. Il mitico MODEL 350 di IBM, che necessitava di un aereo e poi un camion per giungere a destinazione
  2. Nostalgia dell’Enciclopedia Encarta? Qui trovate pane per i vostri denti
  3. Qui una valida spiegazione di entrambe le leggi
  4. HD Blog spiega anche come è stato possibile stipare tutti questi dati a parità di diametro e spessore di un qualsiasi altro CD/DVD

La Giornata della Terra significa riciclo e riuso dei dispositivi informatici per Progetto Nuova Vita

La giornata dedicata al nostro amato pianeta si celebra ogni anno il 22 Aprile. Le Nazioni Unite hanno deciso di soffermarsi nell’arco di queste 24 ore a sottolineare l’importanza di conservare le risorse naturali della Terra. A questo proposito, protagonista delle primissime edizioni a partire dal 1970, però, se ne sono aggiunti molti altri, man mano che la coscienza verso lo sfruttamento dissennato delle risorse, la loro drastica diminuzione sia in termini di quantità che di qualità, si è fatta sempre più opprimente.

Arrestare il cambiamento climatico e ridurre l’impatto che l’uomo con le sue attività economiche ha sulla salute del pianeta è la sfida più importante della nostra generazione. Ciascuno può fare la propria parte e, cosa più importante, la può fare in praticamente ogni ambito, dai trasporti al consumo alimentare, dalla raccolta differenziata allo smaltimento e riciclo dei dispositivi tecnologici.

I dispositivi elettronici sono sempre più diffusi nell’era digitale e costituiscono una parte importante delle nostre vite. Dal momento in cui ci alziamo fino a quando andiamo a dormire, facciamo un uso enorme della tecnologia. I device tech, e più in generale la tecnologia, ci accompagna in ogni momento della giornata: a scuola, al lavoro, in auto, mentre facciamo sport, mentre ci rilassiamo sul divano o, ancora, mentre cuciniamo.1

Il Global E-Waste Monitor stimava nel 2022 oltre 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici nel mondo, ma era convinto che sarebbe diventati molti di più negli anni a venire, salendo a quota 74 milioni di tonnellate entro il 2030. Di questi una piccolissima parte (il 5%) è recuperato e correttamente smaltito o riciclato. Il restante o prende la polvere in qualche cassetto di casa o viene buttato insieme alla spazzatura di tutti i giorni, creando una serie di danni ambientali, economici e anche nocivi per la salute umana2.

  • Danni ambientali: un rifiuto non correttamente differenziato è un rifiuto che non avrà una seconda vita. Nel migliore dei casi sarà individuato come difforme al resto della spazzatura e triturato, sminuzzato e abbandonato; ma nel peggiore dei casi si appiccicherà a un rifiuto diverso da lui, chessò un componente plastico o l’involucro di un qualche cibo, e non sarà più possibile separarlo dal suo “parassita”, condividendone ahinoi il suo processo di deperimento.
  • Danni economici: il 72% dei componenti metallici di un dispositivo elettronico è riciclabile, può diventare la base per un successivo dispositivo. Impedire tutto ciò significa che per produrre nuovi dispositivi dobbiamo estrarre ulteriori materiali dal sottosuolo, pagandoli spesso una cifra di gran lunga superiore al loro valore per via della elevata domanda e perché nessuno di loro si trova in Italia o in Europa.
  • Danni per la salute umana: tubi catodici, gas refrigeranti e metalli contenuti nei circuiti integrati vanno smaltiti secondo procedure speciali e delicate, perché altrimenti se dispersi in atmosfera o assorbiti dal suolo vanno a danneggiare sia il Pianeta che poi come sappiamo si ritorce contro di noi e danneggia la nostra salute, la qualità dell’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, e così via…

Si stima che nel solo Regno Unito 31 milioni di computer portatili non più utilizzati giacciano nei cassetti delle case britanniche; l’alluminio contenuto in questi dispositivi “silenti” può trasformarsi in alluminio per 159mila biciclette, 12mila catene che sorreggono altalene nei parchi giochi, mentre la plastica al loro interno può contribuire a realizzare oltre 5milioni di defribillatori3.

Donare un PC, così come uno smartphone, una TV, una console e chi più ne ha più ne metta, a un’associazione come Progetto Nuova Vita può dare veramente una nuova vita ad una risorsa che per noi ha perso valore, ma che può acquisirla per qualcun altro che su un PC opportunamente rigenerato, supportato dalla corretta versione di Linux4, può studiare informatica, scoprire una passione che non credeva di avere e trasformarla in un lavoro che contribuire a realizzare i propri sogni e quelli della propria famiglia.

La strada da perseguire non è sempre quella della “discarica“, quanto piuttosto la donazione ad associazioni che popolate da volontari esperti sanno individuare la migliore destinazione “successiva” per un PC, intervenendo sia sull’hardware che sul software (e la fine del supporto a Windows 10 annunciata da Microsoft5 sicuramente riempirà i nostri magazzini di macchine che non sono da cestinare, ma che grazie a Linux e ai software open source possono rendere ancora molto negli anni a venire).
Contattateci o venite a trovare per saperne di più6!


  1. https://www.channelcity.it/news/19518/earth-day-2022-dispositivi-elettronici-e-impatto-ambientale-cosa-fare-per-combattere-l-e-waste.html
  2. https://www.affaritaliani.it/mediatech/spazzatura-elettronica-50-milioni-di-tonnellate-gettate-nel-mondo-ogni-anno-871427.html
  3. https://www.recycleyourelectricals.org.uk/
  4. https://opensource.com/article/22/4/how-linux-saves-earth
  5. https://www.hwupgrade.it/news/sistemi-operativi/windows-10-la-fine-del-supporto-trasformera-240-milioni-di-pc-in-rifiuti-elettronici_122883.html
  6. Luca 348-31.37.411 | info@progettonuovavita.it | Ci trovate in Piazza Libertà, 7 – 21050 – Cairate (VA) ogni Sabato mattina

Una lavagna interattiva alla Scuola Materna di Peveranza installata da Progetto Nuova Vita

Settimana scorsa i nostri volontari hanno aiutato la Scuola Materna Sacro Cuore di Peveranza, frazione di Cairate, a configurare una lavagna interattiva (LIM) e installato il software Open Board1 su un computer rigenerato e pronto all’uso.
La notizia sarebbe questa, un’altra missione portata a termine con successo da Progetto Nuova Vita. Eppure quel che ci rende orgogliosi e colmi di gioia è il gesto, l’aver fornito a dei bambini di età compresa tra i 3 e 6 anni uno strumento digitale per sperimentare insieme alle proprie maestre il mondo tecnologico e muovere i primi passi sulla via dell’educazione informatica.

Con semplicità e dedizione i nostri volontari hanno individuato il PC più adatto allo scopo tra quelli disponibili nel laboratorio di Cairate (venite a visitarci il Sabato mattina!), lo hanno rigenerato ed hanno deciso di installare su di esso un solo software, quell’Open Board di cui sopra, assolutamente open source e pensato per lavorare in sinergia con le lavagne interattive, perché di base è un foglio bianco su cui si scrive sopra, ma all’occorrenza si possono rendere visibili gli altri software e si può scrivere sul foglio di testo, accedere a Internet e guardare video didattici, mettere musica rilassante per i momenti di apprendimento e musica con cui ballare nei momenti di svago.

Le foto parlano da sole, volontari e maestre hanno gradito il gesto e hanno imparato alla svelta come utilizzare la LIM!


  1. OpenBoard è un’applicazione di lavagna interattiva open source e multipiattaforma progettata principalmente per l’uso nelle scuole (link)